mercoledì 21 novembre 2012

Il mattino non sempre ha l'oro in bocca

In un momento di buia contemplazione
il silenzio umano vagava.
Osservava le foglie.
L'aria di menta fresca toccava.

Non osservava le foglie per osservarle,
non le osservava,
erano lì e basta nel suo campo visivo.

Il silenzio umano vagava,
ma il dialogo interno restava.

Contrasto tra dialogo e occhi.
Un distorcimento difronte nel campo visivo.
Un lembo carnoso di bianco pallore sospeso,
un lembo statico dinanzi ad un tunnel distorto.

Non dialogava più con la sua mente.
Vedeva ma non guardava.

L'aria di menta fresca gelava.
Tamburi ossessivi dal lontano parallelo scandivano tutto.

Il lembo carnoso di bianco pallore sospeso, si fuse nel tunnel distorto.
Gli ossessivi tamburi divennero lance luminose che sfioravano e trapassavano.

Viaggiò.

Finito il viaggio...
solo il mattino!

domenica 18 novembre 2012

Lei che apprezza i diamanti

I diamanti che aveva visto brillare
si rivelarono diamanti scuri e perforanti.
Si rese conto e si abituò a non percepirli più.
Trovò un equilibrio.

Quando si equilibrò, apparve un brillio all'orizzonte,
non lo considerò,
lo evitò,
lo scansò.
Troppo però era forte quel brillio.
Caldo,
dolce,
avvolgente!

Lo colse.
Lo bloccò.
Lo prese!

Dolce scorreva nelle sue vene quel nuovo diamante.
Dolce scorreva nel suo cuore.
Dolce scorreva nel suo animo.
Un paradiso dolce creò per giorni,
scorrendo nel suo corpo,
allietando il suo risveglio,
conciliando il suo sonno.

Piano il diamante diede sfogo alla sua punta,
grattando le sue vene,
tormentando il suo cuore,
affliggendo il suo animo.
Ma troppo lei teneva a quel diamante,
troppo gli donava il sangue,
troppo lo considerava per rendersi conto del male!

Corse veloce e la perforò.

Copioso scorreva il sangue,
non per la tristezza...
ma per la sua consapevolezza di esser stata ancora una gazza ladra abbagliata da un cazzo di luccichio!
Il luccichio di un cazzo di diamante che brilla solo alla luce del neon!
Di un cazzo di diamante che appare tale, mentre è buono solo per avvelenare l'animo!
Di uno strafottutissimo diamante che sa solo sfoggiare la sua punta quando ormai è dentro!
Codardo!
Infame!
Bastardo!






sabato 10 novembre 2012

Lieta

Fuori piove.
Il fumo vola nell'aria per poi scendere bagnato.

Cielo...piangi per i miei turbamenti?

Silenzio.

Brivido.

La pioggia aumenta.

No! non puoi piangere per i miei futili motivi.
Piangi perché tutto il creato va a puttane.
Un dono bruciato da UNA creatura che vive in un battito di ciglia.

Lieta
Onorata

Lieta sono se la mia breve esistenza,
BREVE meno del fumo nel cielo,
può essere usata per te.

Onorata

Onorata se la mia esistenza di soffio serve.
Tanti soffi servono nel tempo.

Sono lieta.

Fuori piove.

Lacrime cicliche.

mercoledì 17 ottobre 2012

LEI...

Da tempo vedevo che annaspava,
che cercava aria in tutte le cose che faceva.
Ricordo il suo entusiasmo sprizzarle dagli occhi quando creava,
sentivo l'amore nelle sue opere,
pura passione,
seppure ancora grezze.
Ma quando le sue passioni entrarono in contatto concreto con il sistema sociale,
si persero,
non per critiche,
non per mancati apprezzamenti,
ma perché smarrirono l'istinto e la visione,
venivano incanalate in qualcosa di cui non facevano parte.

Anche lei cambiò.
Guardava la gente come se non la guardasse, 
"Sono impalpabili, ma bloccano il vedere"
mi disse.
Sembrava li sentisse come fastidiosi rumori che rovinavano la  visione del resto,
e l'ascolto dell'universo.
Compiva azioni e svolgeva cose,
come se dovesse farle perché se le trovava davanti,
ma si vedeva che per lei erano insensate.
Parlava,
rideva,
si faceva brillare gli occhi,
ma dietro a quel brillio,
c'era il tormento di un blocco.
"Bloccata in un mezzo, dove ciò che è stato ha perso senso,
perché ho percepito l'oltre,
un oltre che ancora non riesco a vedere."
mi spiegò.

Capii che viveva un turbamento profondo,
nel suo stato di stallo,
ma che almeno lei era ad un passo in più verso il fantastico.
Semplicemente nulla di quello che esiste per esprimersi,
poteva appagare ciò che percepiva.
L'unica cosa sensata per lei,
sarebbe stato un sentire l'oltre,
per sempre nel cuore,
senza la visione di alcuno.


lunedì 15 ottobre 2012

GIOIELLODENTRO show "The body speaks" at the gallery Samonà Padova. 12/10/2012-11/11/2012

brooch: SEX BOMB
silicon
-Opera per la mostra di gioielleria contemporanea di Gioiellodentro "Il Corpo Parla", presso la galleria Samonà di Padova 12/10/2012-11/11/2012-
Siamo in un'epoca in cui si propone troppo spesso l'idea di “corpo perfetto” usato come biglietto da visita, come scopo da raggiungere per pura vanità o per evitare un disagio sociale, come principale motivo di vanto e come moda. Un'epoca in cui l'idea del corpo sta perdendo molti dei suoi significati reali e profondi, e in cui viene sottoposto ad inutili trasformazioni per colmare futili vanità create dall'immagine che divi, modelli, ed il mondo del consumismo dettano. Tramite questa spilla ho voluto sottolinearli chiamandola ironicamente
 SEX BOMB.
La figura femminile rappresentata è interamente composta di silicone, il materiale simbolo nell'idea di chirurgia plastica, e l'ho rappresentata con le doti che si pensa un corpo femminile perfetto debba avere, ovvero gambe lunghe, vita stretta e seno prosperoso e sodo. La testa è più piccola rispetto alle proporzioni che dovrebbe avere, per sottolineare quanto poco si basino i giudizi sull'aspetto intellettuale,e colorandola di nero ho voluto affrancare maggiormente questa cosa. Anche l'utero è colorato di nero perché, in una donna così perfetta, chi ci pensa al fatto che il suo corpo sia in grado di creare vita?
Invece con il colore rosso ho evidenziato le zone più d'interesse in un corpo bellissimo. La figura della spilla è però non ben rifinita, grottesca, per affrancare l'assurdità della ricerca di una perfezione standardizzata, e del fatto che si è disposti ad operarsi per tagliare, succhiare, tirare e farsi inserire protesi, anche se non necessario, pur di sentirci standard e perfetti fuori!


martedì 4 settembre 2012

"Città in fiamme e ragazze nel fumo" ink on paper


Exposure to Caffè Pedrocchi in Padua with the contemporary association "Gioiellodentro".

second line, second work
ASSENZA: Raffigurando il Pedrocchi spoglio dall'arte neoclassica e gotica che lo caratterizzano, la spilla vuole portare chi la osserva, dopo che ha ammirato il Pedrocchi nel suo splendore, ad una riflessione sull'ASSENZA della creatività, come mancanza di uno splendido segno nella storia della civiltà umana nel corso dei secoli.



sabato 4 agosto 2012

Poter vomitare ogni volta che voglio

Certe volte le cose le sai, ma stanno là e ruotano nello stomaco dandoti nausea e frustrazione continua. Poi qualcuno te le pronuncia a voce, e nonostante stia dicendo quello che tu già sai, hai una rivelazione! la nausea accresce e anche la frustrazione, perché il blocco è stato rivelato. Penso che dovrei avere un posto mio dove poter vomitare ogni volta che voglio, non posso vomitare sempre nella mia testa, perché il vomito ogni volta è diverso e si mischia in qualcosa di senza senso quando posso farlo uscire. Se avessi un posto mio esterno e disponibile, ogni vomito avrebbe il suo perché, perché esce sempre fresco e unico!

"La signorina fissa luna" ink on paper


4:00-4:53


sabato 9 giugno 2012

Needs of the white cat...

La necessità della zebra sta nell'avere strisce bianche e nere per mandare in psicadelia i tafani. La necessità della donna feconda sta nel trovare una mezza mela per crearne una intera, che nata subisce poi influenze sociali, e  la porterà a sua volta a sentire il bisogno di ricompletarsi con una mezza mela per crearne una intera...e via dicendo. La necessità del balbuziente è nel dover pensare le parole per dirle correttamente, trovando poi il bisogno di storpiarle per farle comprendere perché incomprensibili per la loro calibratura ben pensata. La necessità dell'ignorante concreto è di non ammettere la sua ignoranza, mentre l'ignorante spaziale ammette la sua ignoranza perché la gente lo acculturi con quello di cui lui non sa. La necessità di un guerriero di calibrare cuore e mente, la necessità dell'amplesso, la necessità di una fede, di un'appartenenza, la necessità di un IO...La necessità del silenzio...la necessità del dialogo...la necessità di un gatto bianco che procaccia la sua preda per sopravvivere...!

giovedì 7 giugno 2012

After that thousandth of a second.

Dopo quel millesimo di secondo in cui percepisco di essere altrove, dove il cuore si ferma e mi riprendo con una grande nostalgia dentro, provocata da ricordi e sentimenti mai vissuti in questa vita, così forti da farmi morire e rinascere in meno di un istante, e in grado di togliermi l'aria al solo ricordarli.
 Dopo quel millesimo di secondo, dopo la nostalgia, sento la convinzione che vivo per trovare quei sentimenti percepiti, che seppur soffocanti per la loro inesistenza reale, mi fanno battere il cuore e mi proiettano in un pensiero caldo e quieto.
 Un filo...un filo mi lega a qualcosa, a qualcuno, che non so cosa sia o chi sia.
 Un filo argenteo che in quegli istanti attraversa la notte, gli animi, e vibra con la brezza notturna e il suo silenzio, e il solo percepire l'esistenza di questo filo, mi rende felice!       



martedì 5 giugno 2012

lunedì 4 giugno 2012

Quiet

L'angolo del silenzio, dove i raggi d'energia colgono spiriti quieti.
materiali: legno bruciato, rame, fimo.



Solar phases

L'alba, l'eclissi, il tramonto, e l'apice dell'attività luminosa...non intesi solo come fasi solari.
materiali: alluminio ed ottone





sabato 2 giugno 2012

the Spaceship

Rappresentazione dell'astronave con cui in un sogno passato attraversai lo spazio. 
materiali: fimo e rame